Varese, Insubria e Canton Ticino, più infrastrutture e relazioni tra zone di confine

Varese sempre più al centro dell’area insubrica, rafforzando relazioni e collegamenti tra territori di confine: se ne è parlato ieri in un incontro tra il sindaco Davide Galimberti e CGIL, CISL e Uil di Varese.

All’ordine del giorno le attività dedicate alle lavoratrici e ai lavoratori frontalieri, con i temi centrali per il futuro dell’economia di confine.
L’auspicio è quello di potenziare sempre di più infrastrutture e collegamenti per la mobilità, non solo su rotaia e strada ma che includa anche il tema della navigabilità dei laghi finalizzata al trasporto dei frontalieri.

Particolare importanza potrà avere la prossima programmazione Interreg 2021-2027: un’occasione fondamentale per sviluppare il tema della governance pubblica delle grandi città di frontiera, a partire dal ruolo centrale che potrà avere la città di Varese.

Infine è emersa la necessità di mettere in campo un rinnovato protagonismo in merito alla futura attuazione del nuovo accordo fiscale, possibilmente nel prossimo biennio, con particolare attenzione al tema dell’extragettito generato e destinato ai territori.

Cgil Cisl e Uil di Varese auspicano che il tema del “FRONTALIERATO”, del costituente Statuto dei lavoratori Frontalieri e del rapporto con la vicina Svizzera divengano uno degli elementi caratterizzanti l’attività politica dell’amministrazione varesina.

Un tema sempre più importante per Varese dal punto di vista economico e sociale, anche in continuità con il collegamento ferroviario dell’Arcisate-Stabio, dal momento che comprende anche la residenzialità, per chi sceglie di vivere a Varese, godere delle peculiarità del territorio e poi muoversi per lavoro.

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